DAL LAVORO AL LAVORO

Oggi ho affiancato la Dottoressa Fausta , una ginecologa sarda che sta mettendo a disposizione di Chaaria le sue conoscenze ed il suo tempo come volontaria per una durata di 3 settimane. Fausta é già stata altre volte volontaria in questo ospedale.

Fausta

Ci sono professionisti come Fausta, per lo più medici, che lavorano nel Chaaria Hospital Centre del Cottolengo per una durata che corrisponde alle loro ferie annuali dal lavoro, ossia dalle 3 alle 4 settimane. Ammirevole, già hanno un lavoro non facile e pesante a casa durante l’anno, in più sono diponibili e donano il loro tempo libero.

Fausta Codipietro

Ho visto lavorare Fausta. Capisco poco o nulla di ginecologia, ma la sua umanità, simpatia, dedizione ed esperienza di 30 anni sono palesi. L’ho affiancata come interprete per l’inglese. Non molte pazienti parlano inglese, diciamo 2 su dieci, la maggior parte parla kimeru e swahili. Fausta conosce qualche parola base di swahili e ha una mimica che l’aiuta molto. Mi piace sentirla parlare direttamente con le pazienti in swaili e dare loro le indicazioni di base, come per favore svestiti, girati, piega le gambe. E vedere che la capiscono.

Naturalmente poi per le domande riguardanti ad esempio l’anamnesi spesso dobbiamo far tradurre dall’infermiera o da chiunque abbia un momento per darci una mano dal kimeru all’inglese, e poi a mia volta traduco per Fausta in italiano. E la catena si ripete all’indietro. Da un lato la pronuncia inglese dei kenyoti é molto particolare, spesso mi devo far ripetere le frasi per capirle. Dall’altro le pazienti sono restie a dare le informazioni che sarebbero di grande aiuto a Fausta e naturalmnete a loro stesse per la loro salute.

Poi c’è la difficoltà dovuta alla soggezione che verosimilmente provano nel confronto del medico anche se donna, comunque proveniente da un’altra cultura. Le difficoltà sono davvero tante e il numero di pazienti da visitare incredibilmente alto, senza contare le urgenze. Le donne che Fausta visita arrivano molto spesso a piedi da villaggi anche molto lontani, e una volta arrivate aspettano pazientemente il loro turno. Non ho mai visto nessuno litigare o innervosirsi per l’attesa. Di certo una realtà non europea. Di oggi ricordo una ragazza incinta all’ottavo mese che é partita da casa alle 4 del mattino per essere in ospedale alle 9 e che é stata visitata da Fausta alle 18. Una volta visitata ha ripreso il cammino per casa. Ma questo é solo uno dei tanti esempi. La ginecologa sarda visita oltre che in base all’urgenza anche in base a quanto distante vive la paziente in modo da cercare di garantire o perlomeno facilitare  il rientro a casa.

La mia nuova amica ginecologa ha un’energia pazzesca, solo oggi ha visitato – e scritto i relativi reports – una trentina di donne tra interne ed esterne e una volta finito é stata chiamata per due interventi, e inframezzo altri casi, ora sono le 22 e ancora non é rientrata.